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Il Faqr

(Faqr: essere povero, annullarsi, dissolversi alla Presenza di Allah)

Per essere un Faqir prima bisogna essere un qull (fedele servitore). Essere Faqr è l’essenza della purezza interiore, è l’inizio della taqwa, è il centro della pura fede, è il fondamento della ricerca della Via per Al-Haqq (Il Vero).  Chi desidera essere un Faqir non dovrebbe preoccuparsi di ottenere benefici per sé stesso o per la propria famiglia ma dovrebbe supplicare e pregare in presenza di Allah. Avendo bisogno solo di Allah, non deve nutrire alcuna speranza per qualsiasi altra cosa.

La condizione del Faqr è come quella di un uomo che è caduto dentro un pozzo oscuro. Il pozzo è chiuso al di sotto e la bocca del pozzo è stata bloccata. In questa condizione non c’è alcun amico che possa aiutarlo e non c’è alcun passaggio per poter uscire da solo. In questo stato, chi può implorare, a chi può chiedere aiuto per le proprie necessità ed i propri bisogni se non al proprio Signore (Rabb)?!

Allah ha rivelato il segreto del compimento del dovere di un servo fedele (qull): “solo Te serviamo…” (Fatiha, 5). Ed in questo verso, Egli ha svelato come il qull si trovi al grado massimo della sottomissione e della debolezza: “e solo a Te chiediamo aiuto” (Fatiha, 5).

Tutta la potestà di Allah sul qull è nascosta nel verso: “solo Te serviamo…” e il bisogno del qull di Allah è nascosto nel seguito: “…e solo a Te chiediamo aiuto.”

Si narra che un pellegrino trovandosi in Arafah stesse pregando così:

“Ya Allah! Sono venuto a Te lasciando la mia casa, la mia terra ma invero Tu sei colui che mi ha condotto quì. Sono rimasto alla Tua presenza ma sei stato Tu a farmi restare. Anche quando mi sono ribellato ai Tuoi ordini, Tu non mi hai mai reso infelice. Per ognuna di queste mancanze non ho scusa alcuna. Abbi Misericordia di me e concedimi il Tuo Perdono, perché Tu invero sei al-Ihsan (il Perfetto) e non v’è servo più bisognoso di Te di quanto io non sia. O mio Signore! O mio Amato!”

Per spiegare il significato della povertà spirituale (faqr), Allah ha comandato al nostro Signore il Profeta Muhammed (saws): “Tu non hai nessuna parte in ciò…”(‘Āli `Imrān, 128); “Tutta l’impresa appartiene ad Allah.” (‘Āli `Imrān, 154); “Invero l’ordine di tutte le cose appartiene ad Allah!” (Ar-Ra`d, 31); “Fuor di dubbio a Lui appartengono la creazione e l’ordine” (Al-‘A`rāf, 54).

Così Allah Ta’ala ha ordinato ai Suoi qull di stare vicino ai Fuqara (pl. di faqir), cosìcche   non oltrepassino i limiti dell’essere servo, non abbadondonino le scelte giuste per correre appresso ai desideri mondani, non abbandonino la purezza dello spirito per correre dietro alle passioni della nafs e non abbandonino lo slancio verso l’alto per correre vero i loro bassi istinti.

L’emancipazione del qull avviene quando diventa conscio di aver bisogno di Allah. Al qull viene donato l’aiuto divino, proprio perché è conscio che l’aiuto può essere richiesto solo ad Allah. La comunione con Allah avviene attraverso la via dell’hadayat (la guida di un Maestro realizzato). Appartenere agli awliya, gli intimi di Allah, è possibile solo grazie al Faqr.