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2. Anima biasimevole

Questo è il secondo livello nello sviluppo dell’uomo. In questo stadio l’uomo inizi a rendersi conto delle proprie azioni, è capace di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, si rammarica e prova biasimo per i suoi errori. Non è ancora in grado di controllarsi totalmente e di fermarsi nel fare la cosa sbagliata, perché è davvero difficile rompere con le abitudini dello stato precedente. In questo livello l’uomo prova a seguire gli obblighi religiosi: prega, digiuna, fa l’elemosina e prova a mantenere un comportamento probo. Questo, tuttavia, lo porta  a volersi mostrare come una persona pia: egli mostra in pubblico la sua pietà, le sue buone azioni e si aspetta l’apprezzamento delle persone. Però così facendo assume un atteggiamento ipocrita. Qualche volta si rende conto di questo, se ne rammarica e cerca di cambiare. L’ipocrisia è il principale pericolo per chi si trova in questo stato, ma ce ne sono altri due altrettanto insidiosi: l’arroganza e la rabbia.

Ogni tentativo andato a buon fine, comparato rispetto allo stato precedente, sembra essere un risultato importante. Così si è portati a pensare di essere migliori, e ci si arrabbia con coloro che non sembrano rispettarci abbastanza. Si può facilmente essere sopraffatti dall’arroganza, dall’ipocrisia, dalla rabbia, dall’intolleranza, e si acquista l’abitudine di mentire a sé stessi.

Al livello di Nafs Lawwama shaytan, il maledetto, prova iniettare nelle nostre vene il suo carattere arrogante e prova a sussurrare alle nostre orecchie: “Tu vali quanto i tuoi istruttori; non solo, tu conosci molto più di loro, il tuo comportamente è migliore del loro. Se fossero in grado di applicare quello che insegnano alla loro  vita  non sarebbero che metà di quello che tu sei. Tu non hai bisogno dei loro insegnamenti e del loro consiglio. Ora lascia che le persona vedano la tua saggezza e le tue azioni così che tu possa essere un esempio per loro.” Non sono i sussurri di shaytan, il maledetto, ma anche la vita mondana si scaglia contro il ricercatore mentre si trova in questo stato.

La nafs in questo è in balia di una costate fluttuazione tra obbedienza e disobbedienza. A volte è disattento e cade, a volte è presente a sé stessa e resiste.

Questo è lo stato in cui ci trova al momento della nascita, da qui è possibile o scendere e degradarsi o piuttosto salire ed elevarsi. Il suo segno distintivo a questa fluttuazione che pone di volta in volta l’uomo tra coloro che sono succubi del mondo e coloro che cercano di affrancarsi dal mondo. Le condizioni di base non sono le stesse che sussistono a livello della nafs ammara, ma non di meno il desiderio di immortalità e la bramosia di potere persistono, per quanto molto ridotte ed indebolite. Questo è il primo stadio, il primo ostacolo da superare sulla strada della purificazione dagli elementi individuali al fine di raggiungere la realizzazione dell’essere.